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Monte Arci

La montagna dell'ossidiana

La particolarità del Monte Arci è sicuramente l'ossidiana, pietra nera vetrosa di origine vulcanica che vi abbonda.
La durezza e la facile scheggiatura di questa pietra la resero molto preziosa tanto da meritare il titolo di "oro nero del Neolitico".
Infatti fu utilizzata per la costruzione degli utensili e delle armi ed esportata su tutto il bacino del mediterraneo.
Nei bellissimi boschi di leccio e sughera di questa montagna, si trovano il corbezzolo, l'erica, il lentisco ed il mirto.
Numerose le fioriture in primavera (ciclamini, croccus, peonie, pancratium illiricum) ed i funghi nel periodo autunnale.
Il Monte Arci è ricco di fresche sorgenti, Acqua Frida, Sennixeddu, Fustiobau, Mitza Mraxani e tante altre che permettono anche la presenza di una interessante varietà faunistica: cinghiali, volpi, gatti selvatici, martore e, per quanto riguarda l'avifauna, ghiandaie, corvi, picchi, colombacci, upupe, poiane e gheppi.
Nei punti di non facile accesso nidifica ancora l'astore, forse qualche esemplare dell'Aquila del Bonelli.
Numerosi ed interessanti i siti archeologici tra i quali Mitza Mraxani e sa Domu de is Caumbus.